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dal 28 Marzo al 4 Aprile 2010

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dai GIORNALI di OGGI

FINANZIARIA 2010

incontro tra governo e parti sociali a Palazzo Chigi

"Finanziaria per crescita e risanamento"

Strappo delle Regioni, disertano il vertice

Lettera di Errani a Letta: "Aspettiamo chiarimenti".

Oltre 3,4 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici

ROMA - La Finanziaria 2010 arriva martedì in Consiglio dei ministri: sarà lineare e conterrà solo tre articoli più le tabelle. La notizia arriva mentre è in corso a Palazzo Chigi il vertice tra governo e parti sociali sulle linee guida del documento. Il ministro dell'Economia Tremonti non ha fornito cifre, spiegando che si tratta di un "aggiornamento al 2012" della manovra triennale approvata

2009-09-22

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2009-09-22

CORRIERE della SERA

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2009-09-22

"ad ottobre riforma dell'università e rifinanziamento delle missioni all'estero"

"Opposizione fieramente anti-italiana"

Berlusconi: "Fa il tifo per la crisi e non vuole che l'Italia esca dalla crisi". E alla stampa: no a domande di gossip

Silvio Berlusconi (Eidon)

Silvio Berlusconi (Eidon)

ROMA - "Abbiamo una opposizione fieramente antitaliana che fa il tifo per la crisi e non vuole che l'Italia esca dalla crisi" è il duro atto d'accusa del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi enunciato nella conferenza stampa che ha seguito l'approvazione della Finanziaria.

DISOCCUPAZIONE - "Usciremo dalla crisi prima e meglio degli altri. Abbiamo la disoccupazione più bassa in Europa" sottolinea ancora Berlusconi.

UNIVERSITA' E MISSIONI ALL'ESTERO - "Ad ottobre presenteremo in consiglio dei ministri la riforma dell'Università, nello stesso mese ci sarà il rifinanziamento delle missioni militari" aggiunge il premier.

POLITICA ESTERA - Poi il premier passa a parlare della politica estera del governo: "In politica estera abbiamo fatto un grande gol, di cui sono orgoglioso: il riavvicinamento fra Usa e Russia". Berlusconi invita "la stampa italiana a togliersi gli occhiali sui meriti di questo Governo".

GOSSIP - E proprio per concentrare l'attenzione della stampa sulla concretezza dell'azione di governo il premier dichiara: "Ho chiesto ai ministri di non rispondere più a domande su gossip". Per il premier d'ora il poi il governo parlerà solo di cose concrete.

IL RICHIAMO ALLA STAMPA - Poi Berlusconi intima ai giornalisti: "A me da qui in avanti potete fare solo queste domande: "quanti appartamenti consegnerà il 29 settembre a l'Aquila"..., cose di politica vera. Noi facciamo la politica delle realizzazioni concrete, la politica delle chiacchiere la lasciamo agli altri".

 

22 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

dopo la riunione del Cipe che ha approvato l'aggiornamento al dpef

La Finanziaria 'leggera' di Tremonti

approda in Consiglio dei ministri

Bankitalia: pieno consenso con le previsioni del governo. Migliora il Pil: -4,8% nel 2009. Deficit 'netto' al 3,3%

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NOTIZIE CORRELATE

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"Finanziaria per crescita e risanamento". Strappo delle Regioni (21 settembre 2009)

ROMA - È iniziato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri chiamato al varo della Finanziaria 2010, dopo l'incontro fra il governo e le parti sociali avvenuto lunedì e la riunione del Cipe, che ha approvato la relazione previsionale programmatica e la nota di aggiornamento al Dpef. Il direttore generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni, presente nella sede del governo, ha espresso pieno consenso rispetto alle previsioni macroeconomiche formulate dal governo e "apprezzamento per la qualità tecnica della relazione previsionale e programmatica".

IL PIL MIGLIORA: -4,8% - Nel documento viene indicato che il Pil segnerà quest'anno una contrazione del 4,8%, contro una stima negativa per il 5,2% del Dpef, mentre nel prossimo anno lo spunto della ripresa segnerà una crescita dello 0,7% (contro lo 0,5% previsto dal Dpef). Il deficit pubblico si attesterà nel 2009 al 5,3% e si ridurrà al 5% nel 2010. Ma si tratta del deficit "lordo": quello corretto per il ciclo sarà del 3,3% quest'anno e del 2,8% nel 2010.

TRE ARTICOLI - Nel documento, del valore di circa 3 miliardi secondo le anticipazioni dell'Ansa, sono previsti fondi per 693 milioni per il rinnovo dei contratti pubblici nel 2010 e l'estensione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni anche nel 2012. E una norma per evitare un buco da 3 miliardi sulle pensioni agricole. Non manca, poi, la formula di rito - che però l'anno scorso non era stata inserita fin dall'inizio - in base alla quale le maggiori risorse che dovessero emergere dai conti pubblici saranno utilizzate per abbattere le tasse su lavoratori e dipendenti con famiglie numerose e a basso reddito. Si tratta di una Finanziaria leggera: tre articoli e tante tabelle. La relazione introduttiva del governo spiega che la manovra è "indirizzata a stimolare la crescita mantenendo la stabilità dei conti pubblici" e che "contestualmente al miglioramento delle prospettive di crescita sarà ripreso il percorso di risanamento della finanza pubblica". Così, anche se il deficit 2010 sarà al 5% si ridurrà progressivamente fino al 2,2% del 2013. Ecco cosa prevede la bozza.

CONTRATTI PUBBLICI - La Finanziaria apposta solo le somme "gia scontate" nelle previsioni fatte nel passato per il rinnovo dei conti pubblici. In attesa di definire il nuovo modello contrattuale e raggiungere gli acconti, gli importi complessivi ammontano a 3,4 miliardi per il prossimo triennio: 693 milioni per il 2010, 1.087 milioni per il 2011 e 1.680 milioni per il 2012.

SICUREZZA E PRECARI - Per i rinnovi dei contratti pubblici si stanziano 350 milioni per i contratti a carico dello Stato e 343 per il settore non statale. Dei fondi dello Stato 215 milioni saranno per i dipendenti Aran, ma a questi si aggiungono 135 milioni per il personale statale non contrattualizzato, in pratica per i precari. Alle forze di polizia vanno 79 milioni.

RISTRUTTURAZIONI - Vengono estese fino al 2012 le agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie e anche per l'acquisto di immobili già ristrutturati. La norma prevede anche l'applicazione dell'aliquota, al 10%, dell'Iva sui lavori. La misura avrà un impatto di 324 milioni nel 2012, 743 milioni sia nel 2013 sia nel 2014.

TASSE LAVORO - La norma non era stata inserita nel testo della scorsa Finanziaria varata dal Cdm. Venne invece inserita durante l'iter Parlamentare e ora, visto il pressing dei sindacati, acquista nuovo valore. "Le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si realizzassero nell'anno 2010 rispetto alle previsioni del Dpef - è scritto nell'articolo 1 della bozza - sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati".

TRASFERIMENTI ALL'INPS - L'importo annuo che viene trasferito all'Inps sarà aumentato annualmente in base alle variazioni dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, aumentato di un punto percentuale. Con lo stesso criterio viene adeguata la somma per l'onere pensionistico delle pensioni di invalidità.

PENSIONI AGRICOLE - Una norma interpretativa sulle pensioni dei lavoratori agricoli a tempo determinato evita che recenti sentenze della Corte di Cassazione possano trasformarsi in un buco di 3 miliardi nel primo anno di applicazione e di 270 milioni per gli anni successivi.

22 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

incontro tra governo e parti sociali a Palazzo Chigi

"Finanziaria per crescita e risanamento"

Strappo delle Regioni, disertano il vertice

Lettera di Errani a Letta: "Aspettiamo chiarimenti".

Oltre 3,4 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici

ROMA - La Finanziaria 2010 arriva martedì in Consiglio dei ministri: sarà lineare e conterrà solo tre articoli più le tabelle. La notizia arriva mentre è in corso a Palazzo Chigi il vertice tra governo e parti sociali sulle linee guida del documento. Il ministro dell'Economia Tremonti non ha fornito cifre, spiegando che si tratta di un "aggiornamento al 2012" della manovra triennale approvata nell’estate 2008. Un provvedimento che "ha dato un dividendo di credibilità e affidabilità ai conti pubblici".

LE ANTICIPAZIONI - Poi arrivano le anticipazioni dell'Ansa, secondo cui le risorse stanziate per il rinnovo dei contratti pubblici ammontano a oltre 3,4 miliardi per il prossimo triennio così suddivisi: 693 milioni per il 2010; 1.087 milioni per il 2011 e 1.680 milioni per il 2012. Si tratta di valori indicati in "misura convenzionale già scontata nei tendenziali di spesa a legislazione vigente". Per il 2010 si prevedono in particolare 350 milioni per i contratti a carico dello Stato (215 milioni Aran e 135 milioni per il personale statale non contrattualizzato) di cui 79 milioni per i corpi e le forze di polizia. A questi si aggiungono 343 milioni per il settore non statale. Nella premessa alla relazione illustrativa della bozza si legge che il disegno di legge riflette un'azione del governo "indirizzata a stimolare la crescita mantenendo la stabilità dei conti pubblici" e che, "contestualmente al miglioramento delle prospettive di crescita, sarà ripreso il percorso di risanamento della finanza pubblica".

PRESSIONE FISCALE - L'articolo 1 della bozza prevede che "le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si realizzassero nell'anno 2010 rispetto alle previsioni del Dpef sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati". Altro dato: l'importo annuo che viene trasferito all'Inps sarà aumentato annualmente in base alle variazioni dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, aumentato di un punto percentuale. Con lo stesso criterio viene adeguata la somma per l'onere pensionistico delle pensioni di invalidità. Lo prevede uno dei commi dell'articolo 2: per questo alcune delle somme previste nella Finanziaria dello scorso anno vengono adeguate nella misura del 3,2% per il 2009 e dello 0,9% nel 2010.

AGGIUSTAMENTI - Secondo Tremonti, ricevuto dal presidente della Repubblica Napolitano cui ha illustrato le linee del disegno di legge, "l'Italia è entrata nella normalità europea e speriamo di crescere nel modo migliore possibile". Il ministro rivendica il merito del governo di aver fatto "una politica prudente" durante la crisi: "Abbiamo fatto quanto era possibile sull’aumento del deficit. Fare di più sarebbe stato irresponsabile, avrebbe provocato aumenti dei tassi di interesse e peggiorato le condizioni dei cittadini". "Dalla crisi ad oggi sono stati emessi sei decreti legge e non vediamo esigenze di altri provvedimenti di manovra - ha concluso -. Eventuali aggiustamenti sul 2010 sono da valutare sulla base di un atteso maggiore afflusso di entrate", come lo scudo fiscale. Entrate che saranno convogliate in un fondo presso la presidenza del Consiglio.

TRE ARTICOLI - Da Palazzo Chigi arriva inoltre la conferma che la Finanziaria sarà snella, composta solo da tre articoli più le tabelle. Inoltre nel corso dell'incontro Tremonti ha fornito dei dati secondo cui Pil e deficit sono leggermente migliorati nel 2009. Il prodotto interno lordo quest'anno dovrebbe diminuire del 5% e il rapporto tra deficit e Pil si attesterebbe sul 5%. Le nuove stime correggono dunque la situazione delineata nel Dpef che per il 2009 indicava un Pil a -5,2% e un deficit pubblico a +5,3%. "A partire dal 2010 - si legge nella premessa alla relazione illustrativa - la variazione del Pil torna ad assumere valori positivi che si consolidano nel corso degli anni successivi" Rispetto al quadro già tracciato nel Dpef con la nota di aggiornamento "migliorano leggermente le prospettive di crescita negli anni 2009 e 2010". In questo scenario, "l'indebitamento netto programmatico delle pubbliche amministrazioni per il 2010 è pari al 5% in rapporto al Pil e, seguendo un profilo discendente, si attesta alla fine del periodo di programmazione al 2,2%".

Vasco Errani (Eidon)

Vasco Errani (Eidon)

LA LETTERA DI ERRANI - Al vertice hanno partecipato i rappresentanti di governo, parti sociali ed enti locali. C'è stato però uno strappo delle Regioni, che hanno disertato l'appuntamento accusando il governo di aver rinviato per troppo tempo un confronto. Il presidente Vasco Errani ha comunicato la decisione di non partecipare all'incontro con una lettera al sottosegretario Gianni Letta: "Desidero comunicarle che la delegazione regionale non sarà presente in attesa dei chiarimenti sui punti di merito unanimemente sollevati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella lettera al presidente del Consiglio Berlusconi del 2 luglio. Con l'occasione le sollecito nuovamente l'individuazione di una data, in tempi molto stretti, per superare questa fase di stallo". "Speriamo che il chiarimento chiesto dalle Regioni possa avvenire al più presto. Ci auguriamo anche di potere indicare quanto prima la data dell'incontro tra governo e Regioni al rientro del presidente Berlusconi dal suo viaggio in America" ha replicato Letta in apertura dei lavori, dopo un minuto di silenzio dedicato ai sei militari italiani uccisi in Afghanistan.

CONFRONTO RINVIATO - Le Regioni da tempo chiedono un confronto, in particolare sull'entità dei fondi Fas, sui finanziamenti per la sanità, sui tagli alla scuola. Un incontro del 5 agosto si era concluso con un nulla di fatto ed Errani aveva parlato di "rottura" con l'esecutivo. Le parti si erano date nuovamente appuntamento il 4 settembre, riunione poi slittata e riconvocata per giovedì scorso, 17 settembre. Ma anche questo appuntamento è saltato: giovedì, mentre era in corso una Conferenza delle Regioni straordinaria proprio per preparare il successivo incontro con il premier, l'incontro è stato annullato a causa di impegni istituzionali di Berlusconi.

GOVERNO E PARTI SOCIALI - Al vertice, presieduto da Letta (Berlusconi è assente), erano presenti i ministri Tremonti, Sacconi, Brunetta, Scajola, Maroni, Alfano, Matteoli. Al tavolo anche i segretari Cgil Guglielmo Epifani, Cisl Luigi Angeletti, Cisl Raffaele Bonanni e Ugl Renata Polverini; per Confindustria c'era il direttore generale Giampaolo Galli; per gli enti locali il coordinatore agli assessori provinciali al bilancio Antonio Rosati e per l'Anci il presidente del consiglio nazionale e sindaco di Roma Gianni Alemanno e il segretario generale Angelo Rughetti.

EPIFANI: "POCHI SOLDI" - Il segretario della Cgil Epifani si dice "critico" per le scelte fatte sulla Finanziaria, per "la scelta politica di mettere pochi soldi" mentre "altri Paesi hanno fatto di più". "Più risorse - ha aggiunto Epifani - servirebbero, ora che il fondo è stato toccato, per aiutare la risalita". Per il segretario è necessario tagliare le tasse sul lavoro dipendente: una richiesta, spiega, che l'esecutivo "non può ignorare". Epifani ha inoltre chiesto di "non spostare le aziende dal Sud al Nord o all'estero" ma, al contrario, di investire nel Mezzogiorno. Un punto, quello del lavoro dipendente, toccato anche dal segretario Uil, Luigi Angeletti: "Vi chiedo la disponibilità ad aprire una discussione per un impegno sulla riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti, ci aspettiamo semplicemente che manteniate gli impegni assunti con noi firmando l'accordo per la riforma del sistema contrattuale". Raffaele Bonanni si dice d'accordo con l'ipotresi dello scudo fiscale, "ma a patto che le risorse vadano anche ai contratti pubblici". Il segretario Cisl chiede poi un segnale di cambiamento sul fisco, "con l'accordo di tutti": "Può essere la detassazione delle tredicesime, può essere tasse zero sul secondo livello contrattuale, può essere l'abbassamento delle aliquote per lavoratori e pensionati. Bisogna garantire cassaintegrazione ordinaria e anche in deroga per tutti quelli che perdono il lavoro. È importante che il governo ribadisca il concetto che nessuno resterà senza lavoro e senza reddito".

PD: "FINANZIARIA VUOTA" - Molto critico il Pd. "Aspettavamo una Finanziaria snella ma non vuota di contenuti - attacca Francesco Boccia, membro della commissione Bilancio -. Anche nel momento della verità Tremonti continua a mentire. I conti pubblici del nostro Paese non quadrano: dopo i dati allarmanti sulla diminuzione del gettito fiscale e del Pil, quelli sull'aumento esponenziale degli ammortizzati sociali, è ovvio che c'è bisogno di un intervento profondo più che di una Finanziaria vuota". Una critica al governo è arrivata anche dalla Confederazione italiana agricoltori, presente all'incontro. Le imprese agricole, sottolinea, "continuano ad essere ignorate. Nell'ultimo anno non è stata promossa una strategia capace di ridare vigore e impulso all'attività dei produttori. Manca una vera politica per l'agricoltura, che, oltretutto, fa i conti con uno scenario europeo e internazionale non certo positivo". Dello stesso parere la Confederazione dei produttori agricoli: "Il momento è tale che la manovra economica non potrà eludere la grave situazione in cui versa il settore dell'agricoltura" spiega il presidente Franco Verrascina.

 

21 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

2009-09-16

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2009-09-22

Il deficit dovrebbe attestarsi al 5,3% quest'anno per ridursi al 5% l'anno prossimo

Migliorano anche le stime sul debito, al 115,1% nel 2009 e al 117,3% nel 2010

Finanziaria, via libera del governo

Pil -4,8% nel 2009, +0,7% nel 2010

Finanziaria, via libera del governo Pil -4,8% nel 2009, +0,7% nel 2010

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha approvato stamane la manovra economica del 2010. E, nelle previsioni contenute nella Relazione Previsionale e Programmatica, migliorano le previsioni economiche su crescita, avanzo, deficit e debito. Il Pil segnerà quest'anno una contrazione del 4,8%, contro una stima negativa per il 5,2% del Dpef, mentre nel prossimo anno lo spunto della ripresa segnerà una crescita dello 0,7% (contro lo 0,5% previsto dal Dpef). Il rapporto tra deficit e Pil si attesterà quest'anno al 5,3% per ridursi al 5% nel 2010. Il dato, al netto delle correzioni per il ciclo, è del 3,3% quest'anno e del 2,8% nel 2010.

Migliorano anche le previsioni sul debito pubblico. La Relazione Previsionale e Programmatica indica il debito al 115,1% del Pil nel 2009 (la previsione Dpef era 155,3%) per passare al 117,3% nel 2010 (a fronte del 118,2%); nel 2011 debito al 116,9% del Pil (contro il 118%) e nel 2012 al 115,1% (rispetto al 116,5%).

Infine, se quest'anno si registrerà un disavanzo primario di mezzo punto percentuale, nel 2010 l'avanzo sarà pari a zero per poi crescere all'1,3% nel 2011 e al 2,8% nel 2012. Nelle indicazioni del Dpef invece la progressione dal 2009 al 2012 dell'avanzo primario, ovvero la differenza tra entrate e uscite al netto della spesa per interessi, era la seguente: -0,4% nel 2009, +0,2% nel 2010, +1,5% nel 2011 e +2,9% nel 2012.

La Finanziaria destina 3,4 miliardi, spalmati nel triennio 2010-2012, al rinnovo dei contratti del pubblico impiego: 693 milioni nel 2010, 1,087 miliardi nel 2011 e 1,680 miliardi nel 2012.

Il documento, tre articoli in tutto più le tabelle, stabilisce che "le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si realizzassero nell'anno 2010 rispetto alle previsioni del Dpef 2010-2013, al fine di fronteggiare la diminuzione della domanda interna, sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e i pensionati".

(22 settembre 2009)

 

 

 

 

 

 

 

Il presidente del consiglio: "Ho vietato ai ministri di parlare di gossip"

Presenta la Finanziaria e annuncia: "A ottobre la riforma dell'università"

Berlusconi contro l'opposizione

"E' antitaliana e fa il tifo per la crisi"

"Mi piacerebbe che la stampa italiana si togliesse gli occhiali

che rendono difficile vedere i risultati ottenuti dal governo"

Berlusconi contro l'opposizione "E' antitaliana e fa il tifo per la crisi"

ROMA - "Abbiamo un'opposizione fieramente antitaliana che fa il tifo per la crisi e non vuole che l'Italia esca dalla crisi". Silvio Berlusconi annuncia il via libera del cdm alla Finanziaria e non rinuncia al consueto attacco contro l'opposizione. Accusata di giocare al tanto peggio tanto meglio. "Usciremo dalla crisi - ripete il premier - prima e meglio degli altri. Abbiamo la disoccupazione più bassa in Europa".

Finanziaria. "E' fatta di tre articoli più le tabelle e non modifica niente per 2010 e 2011 e aggiunge il 2012". Per Berlusconi "tutti i ministri si sono dichiarati soddisfatti di questo modo di operare e hanno appoggiato l'opera di Tremonti. Abbiamo evitato l'assalto delle lobbies e soprattutto quello che accadeva negli anni che vanno dal 1980 al 1992 e cioè la moltiplicazione per 8 del debito pubblico, cosa che stiamo ancora pagando".

Gossip. "I ministri non dovranno più rispondere a domande di ''gossip''. Il presidente del Consiglio torna così sulle vicende che lo toccano da vicino (a partire dalle escort a palazzo Grazioli) e che lui continua a definire "gossip". ''Ho vietato ai ministri di rispondere a domande di 'gossip' - continua il Cavaliere - Dovranno parlare solo di cose di politica vera. Noi facciamo la politica delle realizzazioni concrete. La politica delle chiacchiere la lasciamo ad altri''. Poi "il consiglio" al mondo dell'informazione: "Mi piacerebbe che la stampa italiana si togliesse gli occhiali che rendono difficile vedere i risultati ottenuti dal governo".

Università. A ottobre il consiglio dei ministri varerà la riforma dell'università. Berlusconi accompagna l'annuncio alla convinzione che è ora di mettere la "meritocrazia al centro del mondo accademico" e di introdurre "trasparenza nei concorsi".

Missioni. A ottobre rifinanzieremo le missioni all'estero. L'annuncio del premier arriva all'indomani dei funerali dei sei militari italiani uccisi a Kabul e delle perplessità della Lega sulla permanenza in Afghanistan. E sempre per quanto riguarda la politica estera il Cavaliere rivendica "un grande gol, di cui sono orgoglioso: il riavvicinamento fra Usa e Russia".

(22 settembre 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanziaria, migliorano le stime

Pil -4,8% nel 2009, +0,7% nel 2010

ROMA - Migliorano i dati del Pil dell'Italia nelle previsioni contenute nella Relazione Previsionale e Programmatica. Il Pil segnerà quest'anno una contrazione del 4,8%, contro una stima negativa per il 5,2% del Dpef, mentre nel prossimo anno lo spunto della ripresa segnerà una crescita dello 0,7% (contro lo 0,5% previsto dal Dpef). Il rapporto tra deficit e Pil si attesterà quest'anno al 5,3% per ridursi al 5% nel 2010. Il dato, al netto delle correzioni per il ciclo, è del 3,3% quest'anno e del 2,8% nel 2010.

(22 settembre 2009)

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA

Finanziaria, 693 milioni per contratti

prorogato il bonus ristrutturazioni

Finanziaria, 693 milioni per contratti prorogato il bonus ristrutturazioni

Il ministro Tremonti

ROMA - Fondi per 693 milioni per il rinnovo dei contratti pubblici nel 2010 e l'estensione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni anche al 2012. Una norma per evitare un buco da tre miliardi sulle pensioni agricole. Non manca, poi, la formula di rito - che però l'anno scorso non era stata inserita fin dall'inizio - in base alla quale le maggiori risorse che dovessero emergere dai conti pubblici saranno utilizzate per abbattere le tasse su lavoratori e dipendenti con famiglie numerose e a basso reddito.

In base alla bozza anticipata dall'agenzia ANSA, è una Finanziaria leggera - tre articoli e tante tabelle - quella che il Consiglio dei Ministri si appresta a varare.

La relazione introduttiva del governo spiega che la manovra è "indirizzata a stimolare la crescita mantenendo la stabilità dei conti pubblici" e che "contestualmente al miglioramento delle prospettive di crescita sarà ripreso il percorso di risanamento della finanza pubblica". Così, anche se il deficit 2010 sarà al 5% si ridurrà progressivamente fino al 2,2% del 2013.

Ecco cosa prevede la bozza.

Contratti, 693 milioni per il 2010. La Finanziaria apposta solo le somme "gia scontate" nelle previsioni fatte nel passato per il rinnovo dei conti pubblici. In attesa di definire il nuovo modello contrattuale e raggiungere gli acconti. Gli importi complessivi ammontano a 3,4 miliardi per il prossimo triennio: 693 milioni per il 2010; 1.087 milioni per il 2011 e 1.680

milioni per il 2012.

79 milioni per la sicurezza; 135 per i precari. Per i rinnovi dei contratti pubblici si stanziano 350 milioni per i settori a carico dello Stato e 343 per il settore non statale. Dei fondi dello Stato 215 milioni saranno per i dipendenti Aran, ma a questi si aggiungono 135 milioni per il personale statale non contrattualizzato, in pratica per i precari. Settantanove milioni sono poi per i corpi e le forze di polizia.

Bonus ristrutturazioni. Vengono estese fino al 2012 le agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie e anche per l'acquisto di immobili già ristrutturati. La norma prevede anche l'applicazione dell'aliquota, al 10%, dell'Iva sui lavori. La misura avrà un impatto di 324 milioni nel 2012, 743 milioni sia nel 2013 sia nel 2014.

Tasse sul lavoro giù se ci saranno più risorse. La norma non era stata inserita nel testo della scorsa Finanziaria varata dal Consiglio dei ministri. Venne invece inserita durante l'iter parlamentare e ora, visto il pressing dei sindacati, acquista nuova valore. "Le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si realizzassero nell'anno 2010 rispetto alle previsioni del Dpef - è scritto nell'articolo 1 della bozza - sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati".

Trasferimenti all'Inps. L'importo annuo che viene trasferito all'Inps sarà aumentato annualmente in base alle variazioni dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, aumentato di un punto percentuale. Con lo stesso criterio viene adeguata la somma per l'onere pensionistico delle pensioni di invalidità.

Pensioni agricole. Una norma interpretativa sulle pensioni dei lavoratori agricoli a tempo determinato, evita che recenti sentenze della Corte di Cassazione possano trasformarsi in un buco di tre miliardi nel primo anno di applicazione e di 270 milioni per gli anni successivi.

(22 settembre 2009)

 

 

 

 

 

2009-09-21

Il governo presenta la Finanziaria: "Tre articoli, aggiornamento al 2012"

I governatori non partecipano. Epifani: "Pochi soldi contro la crisi"

Manovra, Pil a -5% e deficit a +5

Le Regioni disertano l'incontro

Angeletti: "Meno tasse ai dipendenti". Bonanni: "Garantire cassa integrazione"

Manovra, Pil a -5% e deficit a +5 Le Regioni disertano l'incontro

La riunione tra governo e parti sociali per illustrare la Finanziaria

ROMA - E' iniziato senza le Regioni l'incontro tra governo e parti sociali. Al centro del confronto la presentazione della legge finanziaria che sarà domani all'esame del Consiglio dei ministri e che nel pomeriggio è stata illustrata dal ministro Tremonti al capo dello Stato. Molti i temi sul tappeto, dalle risorse per i contratti pubblici agli incentivi per l'auto e l'estensione di quelli previsti per la contrattazione di secondo livello. Al vertice è stato reso omaggio ai soldati italiani morti a Kabul con un minuto di silenzio.

La delegazione del governo era al gran completo. Al tavolo per i leader sindacali siedono Guglielmo Epifani per la Cgil, Raffaele Bonanni per la Cisl, Luigi Angeletti per la Uil, Renata Polverini per l'Ugl mentre per Confindustria, assente per impegni il presidente Emma Marcegaglia, partecipa il direttore generale Giampalo Galli. Per la prima volta hanno partecipato anche i sindacati di polizia. Le Regioni hanno disertato il tavolo per protestare contro il rinvio degli ultimi confronti in calendario con il governo con cui fare il punto sui finanziamenti dei fondi fas, la sanità e i tagli alla scuola. Durante l'incontro i rappresentati hanno abbandonato la sala.

La manovra. "Finanziaria composta da tre articoli, un aggiornamento al 2012 della legge finanziaria triennale che ha dato credibilità internazionale ai conti pubblici". Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, ha iniziato così l'illustrazione della finanziaria 2010 alle parti sociali. Tremonti ha ricordato che dall'inizio della crisi "il governo ha varato sei decreti legge, al momento non vediamo altri provvedimenti di manovra".

"Fare di più sarebbe stato irresponsabile", ha detto il ministro dell'Economia rivendicando il "merito del governo di aver fatto una politica prudente, che sta dando i suoi frutti". "Abbiamo fatto quanto possibile" per il deficit, ha aggiunto Tremonti sottolineando che farne altro "avrebbe provocato aumenti dei tassi di interesse e peggiorato le condizioni dei cittadini".

Scudo fiscale. Uno dei provvedimenti che potrà dare risorse è lo scudo fiscale, quotato un euro nella relazione tecnica. Tremonti ha spiegato che "eventuali maggiori entrate in corso d'anno saranno convogliate a un fondo della presidenza del Consiglio". Eventuali aggiustamenti sul 2010 saranno valutati sulla base degli ulteriori incassi.

Il ministro ha aggiunto che "ci sono 15 istituzioni ufficiali che fanno stime il governo ha i suoi numeri che saranno illustrati domani al Cipe, sono nel consenso internazionale e li sapete tutti": Pil 2009 al -5% e deficit a +5%. Tremonti ha sottolineato che "la crescita degli altri Paesi è stata gonfiata da fattori esterni come il debito ma i ritmi passati non saranno confermati, il loro passato non sarà il loro futuro".

Tremonti, nel corso del suo intervento, ha detto che la finanziaria triennale è apprezzata all'estero, mentre non c'è bisogno di interventi correttivi. "L'Italia è nella normalità europea - ha aggiunto il ministro -. Noi speriamo di crescere nel modo migliore possibile".

Letta. "Speriamo che il chiarimento chiesto dalle Regioni, che oggi non partecipano alla riunione, possa avvenire al più presto. Ci auguriamo anche di potere indicare quanto prima la data dell'incontro tra governo e Regioni al rientro del presidente Berlusconi dal suo viaggio in America", ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, in apertura della riunione, aggiungendo che il "rito", ovvero le modalità di confronto con le parti, deve essere rivisto.

Regioni e Province. La decisione delle Regioni di non partecipare all'incontro è maturata per protesta nei riguardi del governo, a cui si contesta di rinviare da tempo ogni confronto. Tra i punti di confronto giudicati irrinunciabili dai governatori, ci sono il patto per la salute, i tagli alla scuola e le risorse per i fas (fondi per le aree sottoutilizzate).

La delegazione dell'unione delle Province italiane (Upi) ha lasciato in anticipo l'incontro. "Abbiamo deciso di allontanarci - ha detto l'assessore al bilancio della Provincia di Roma e coordinatore degli assessori al Bilancio dell'Upi, Antonio Rosati - perché ci sembrava ridicolo e poco serio restare ancora lì. Il ministro Tremonti non ci ha detto nulla né sull'entità della manovra, né sull'allentamento del patto di stabilità interno da noi chiesto. A questo punto ci vuole un sussulto da parte di Regioni, Province e Comuni, non escludiamo la rottura delle relazioni istituzionali".

Le reazioni. Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, ha espresso un giudizio negativo sull'impianto della Finanziaria. "Già l'anno scorso - ha detto Epifani - ero critico sull'impostazione della Finanziaria. Ora lo sono ancora. E' stata fatta una scelta politica di mettere pochi soldi, altri Paesi hanno fatto di più".

"Vi chiedo la disponibilità ad aprire una discussione per un impegno sulla riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti: ogni euro in più che entra deve avere questa destinazione", ha detto il segretario generale della Uil. Luigi Angeletti ha aggiunto che sui contratti del pubblico impiego "si aspetta semplicemente che vengano mantenuti gli impegni assunti con noi firmando l'accordo per la riforma del sistema contrattuale". Infine ha chiesto che siano fatti investimenti nelle infrastrutture.

Sulla stessa linea anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Sul fisco "occorre un segnale di cambiamento con l'accordo di tutti. Penso che il governo debba dare una risposta subito", avrebbe detto Bonanni, aggiungendo che "bisogna garantire cassa integrazione ordinaria e anche in deroga per tutti quelli che perdono il lavoro. E' importante che il governo ribadisca il concetto che nessuno resterà senza lavoro e senza reddito". Bonanni avrebbe anche confermato il suo via libera allo scudo fiscale, "ma le risorse vadano anche ai contratti pubblici".

"Rispettare l'impegno con i lavoratori pubblici e del comparto sicurezza". Lo ha chiesto il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini. "Abbiamo sottoscritto un accordo - ha sottolineato - chiediamo al governo di rispettarlo garantendo le risorse necessarie a rinnovare i contratti". Anche Renata Polverini ha chiesto "un riequilibrio fiscale a favore dei redditi fissi".

(21 settembre 2009)

 

 

 

 

 

 

2009-09-16

 

 

 

 

 

L'UNITA'

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2009-09-22

Istat, occupazione mai così male dal '94. E il premier attacca l'opposizione: "Antiitaliana"

L'occupazione va malissimo, e in realtà, nonostante l'ottimismo di Tremonti, vanno male anche l'economia complessiva e i conti, ma Berlusconi attacca l'opposizione: "E' antiitaliana e tifa per la crisi". I"Ma noi - aggiunge - ne usciremo prima e meglio degli altri. Abbiamo la disoccupazione più bassa in Europa". Peccato che nelle stesse ore l'Istat forniva dati che disegnano un quadro molto meno ottimistico. Soprattutto al Sud, dove si attendevano grandi progetti di rilancio e invece, secondo l'opposizione, non si è fatto e non si farà nulla.

La crisi - dice l'istituto statistico - ha effetti sempre più pesanti sull'occupazione e a risentirne è soprattutto il Mezzogiorno: secondo i dati appena diffusi sulle forze di lavoro nel secondo trimestre 2009 gli occupati sono diminuiti di 378.000 unità rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso ma la riduzione si concentra al Sud con 271.000 posti persi e un calo del 4,1% a fronte dell'1,6% complessivo. E' il dato peggiore dal '94.

Aumenta anche il tasso di disoccupazione anche se in maniera più contenuta (è al 7,4% rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2008 e dato più alto dal primo trimestre 2006) a causa del consistente aumento degli inattivi, ovvero delle persone tra i 15 e i 64 anni che rinunciano a cercare lavoro (+434.000 unità con un +3% tendenziale).

Il calo dell'occupazione è prevalentemente della componente maschile e italiana mentre cresce l'occupazione straniera, soprattutto femminile.

Gli occupati complessivi nel periodo sono 23.203.000. Il calo si concentra al Sud (-271.000 unità) mentre il Nord perde 117.000 posti e il Centro registra un lieve aumento (+10.000 unità). Il tasso di occupazione cala al 57,9% delle persone tra i 15 e i 64 anni rispetto al 59,2 dello stesso periodo del 2008. Il tasso di attività è del 62,6% in calo di nove decimi di punto rispetto a un anno prima.

Nel Mezzogiorno la riduzione dell'occupazione (-271.000 posti pari al 4,1%) non si tramuta in aumento parallelo della disoccupazione. Nell'area infatti diminuiscono le forze di lavoro di 298.000 unità (-4%) grazie all'effetto scoraggiamento e il tasso di disoccupazione sale di un solo decimo di punto (dall'11,9 al 12%). Se quindi sono sempre meno coloro che lavorano restano sostanzialmente immutati quelli che lo cercano grazie all'aumento di quelli che escono da mercato o rinunciano ad entrarci.

Il tasso dei senza lavoro ha ripreso a crescere e ha raggiunto nel secondo trimestre dell'anno quota 7,4% con un aumento di sette decimi di punto rispetto allo stesso periodo del 2008. I senza lavoro sono 1.841.000. Il tasso è cresciuto soprattutto al Nord (+1,2 punti mentre il Centro segna un +0,3 punti percentuali e il Sud un +0,1 punti a causa dell'effetto scoraggiamento.

La componente italiana cala nel complesso di 562.000 unità (399.000 uomini e 163.000 donne) mentre gli stranieri al lavoro aumentano di 184.000 unità (+89.000 uomini, +95.000 donne), soprattutto grazie al lavoro di cura delle donne. Nel complesso (italiani e stranieri) cala soprattutto l'occupazione maschile (-310.000 unità, pari a -2,2%) mentre la flessione femminile è più contenuta (-68.000 unità, -0,7%).

Al quinto calo delle posizioni lavorative indipendenti (nel secondo trimestre 2009 -210.000 unità) fa seguito per la prima volta dal quarto trimestre 1995 una flessione di quelle dipendenti (-168.000 unità, pari a -1%). Si riducono soprattutto i dipendenti a termine (-229.000 unità) ma anche i collaboratori (-65.000 unità e gli autonomi (-145.000 unità). La crescita moderata dei dipendenti a tempo indeterminato (+61.000 unità) è dovuta prevalentemente agli stranieri nelle professioni non qualificate e agli ultracinquantenni che hanno rinviato la pensione di anzianità.

L'Istat segnala infine il forte aumento di cassa integrazione con 341.000 lavoratori che dichiarano di aver lavorato meno ore della norma nel periodo considerato con un aumento di circa sei volte rispetto allo stesso periodo del 2008.

22 settembre 2009

 

 

 

 

 

Berlusconi bavaglio alla stampa: fatemi solo queste domande

Ai suoi ministri: "Ho chiesto di non rispondere più alle vostre domande di gossip". Ai giornalisti presenti alla conferenza stampa sulla Finanziaria: "Da qui in avanti potere fare solo queste domande: quanti appartamenti consegnerà il 29 di settembre a l'Aquila? Quante persone avete aiutato? Cose di politica vera, perchè noi facciamo la politica delle realizzazioni concrete, la politica delle chiacchiere la lasciamo agli altri". Silvio Berlusconi prende la parola prima di volare per gli Stati Uniti. Ed è subito show.

Poco prima aveva ribadito, criticando i media per la scarsa attenzione mostrata nei confronti dell'impegno del governo in politica estera: "Mi piacerebbe che la stampa italiana si togliesse gli occhiali che, invece, molto spesso rendono difficile la visione reale del ruolo dell'italia e dei meriti del nostro governo", ha detto il premier.

22 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

 

Lavoro

Precari in divisa: "Uno è morto a Kabul"

di Bianca Di Giovannitutti gli articoli dell'autore

"Almeno uno dei ragazzi morti a Kabul, una volta tornato, avrebbe corso il rischio di non essere riconfermato". Il rappresentante del Cocer al tavolo di Palazzo Chigi sulla manovra gela tutti. Eccetto il governo, che non dà risposte. Anche l’esercito lancia l’allarme precari: come la scuola, come l’industria privata. Ma quando si tratta di rischiare su campi minati o sotto le bombe, la cosa fa davvero effetto. Lavoro umiliato, vite spezzate. In nome dei risparmi, che per il 2010 chiedono all’esercito di tagliare le risorse per l’arruolamento del 40%. Vuol dire che chi è precario non entrerà mai.

FERMA BREVE

Sono circa 27mila i soldati attualmente "in ferma breve". Finiscono in tutti i corpi, anche quelli "speciali" come la Folgore. In Italia prendono 25 euro al giorno, e se si ammalano salta la diaria. Nelle missioni di guerra (o pace?) la paga arriva a circa 150 dollari al giorno. Una manna, per chi non sa per quanto tempo ancora potrà lavorare. Loro vorrebbero un inquadramento stabile: ma i vincoli di finanza pubblica hanno bloccato le assunzioni. Così restano fuori, ma rischiano come gli altri. C’è chi sta nel "regime-cajenna" di un anno più un altro anno, più due, più altri due. Così si arriva a sei anni di precarietà, che (se si è "fortunati") possono diventare otto. Altri sono "inquadrati" nel modello uno più 3 voluto da Antonio Martino. Dovrebbe essere l’anticamera dell’inquadramento, ma i soldi non ci sono. Così, si resta nel limbo. Tra i precari dell’esercito, anche i militari impegnati nell’operazione strade sicure. Lavorano come i poliziotti, ma a prezzi stracciati. E in questo girone dantesco, fatto di fatica, speranze spezzate, vite sempre in bilico con la morte, il ministro Ignazio La Russa ha proposto la "mini-naja", passaggio-lampo nei ranghi dell’esercito: 150 giovani in divisa per 15 giorni. Al costo di 450mila euro complessivi.

L’INTERVENTO LEGGERO

Il suo collega Giulio Tremonti non è da meno. Al tavolo sulla manovra, che sarà varata oggi dal consiglio dei ministri, non ha portato neanche un pezzo di carta, ha prospettao un intervento leggero, a meno che in novembre non si incassi abbastanza dallo scudo fiscale. Infine ha difeso la sua "politica prudente" in tempi di crisi, bollando come "irresponsabile" una politica di spesa. Ha rivendicato risultati di finanza pubblica, con un Pil a -5% (in miglioramento rispetto al -5,2% del Dpef) nel 2010 e un deficit a +5%. In linea con l’Europa, si affanna a ripetere il ministro. Dimenticando che l’Europa ha già stanziato risorse per le politiche sociali. Da noi c’è il quasi-nulla. Tant’è che il tavolo di ieri si è aperto con lo strappo istituzionale delle Regioni.

Il presidente dei governatori Vasco Errani ha spiegato in una lettera i motivi della loro assenza da Palazzo Chigi: nessuna rassicurazione sulla sanità e sui fondi Fas. la manovra al varo oggi non fa che confermare i tagli decisi un anno fa, senza una strategia anticrisi. Tutte le parti sociali hanno chiesto un intervento fiscale sul lavoro. Ma le risorse risicate non sembrano accontentare nessuno. Fortemente critico il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani: "È manovra che non dà nessuna spinta e nessuno stimolo all'economia. Abbiamo chiesto i soldi per il rinnovo dei contratti pubblici perché allo stato non risulterebbe nulla, così come non risulta nessun intervento fiscale nei confronti del lavoro dipendente e dei pensionati".

Interventi immediati sul fisco sono stati chiesti dal segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni: "la situazione sta diventando drammatica, lo dicono tutti ma nessuno fa nulla. Bisogna dare sostegno al reddito. Un primo intervento può essere sulla detassazione della tredicesima o su un ulteriore abbattimento delle tasse sul secondo livello di contrattazione. Ma in prospettiva bisogna arrivare a una riduzione delle aliquote". Sulla stessa linea il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. Confindustria ritiene utile che il governo stanzi "nuove" risorse e che avvii lo sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione verso le imprese.

22 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

2009-09-16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-09-22

Il Governo approva la Finanziaria 2010

Per i contratti pubblici 3,4 mld

di Nicoletta Cottone

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22 settembre 2009

VIDEO

La conferenza stampa sulla finanziaria

Confindustria chiede più fondi per gli ammortizzatori sociali

Finanziaria, Tremonti: "Le risorse dello scudo in un fondo a Palazzo Chigi"

I sindacati chiedono segnali di cambiamento sul fisco

RADIO24 / Tremonti e Berlusconi

RADIO24 / Bonanni, Angeletti, Epifani

Le Regioni disertano la riunione con il Governo

"Dai nostri archivi"

Finanziaria, Tremonti: "Le risorse dello scudo in un fondo a Palazzo Chigi"

La Finanziaria light insegue lo scudo fiscale

"Finanziaria senza assalti"

L'abc del decreto sulla destinazione e ripartizione dell'extra gettito

Tutte le novità -sos-della Finanziaria

Via libera del Consiglio dei ministri alla Finanziaria 2010, seconda in versione light del governo Berlusconi, che inizierà il suo iter parlamentare al Senato. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha voluto sottolineare che "la vera manovra é quella fatta con il decreto di luglio e quella che faremo in futuro" sulla base dell'andamento "dello scudo fiscale e di altre misure di lotta all'evasione". La Finanziaria tradizionale, intesa come manovra economica annuale, ha detto il ministro, non esiste più per scelta del governo, che ha voluto dire addio a quello che era ormai uno "spettacolo ignobile". Nel provvedimento, di 3 articoli più le tabelle, ci sono 3,4 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, viene prorogato il bonus ristrutturazioni al 2012. Presso Palazzo Chigi sarà istituito un Fondo alimentato anche dalle maggiori risorse provenienti dagli introiti dello scudo fiscale. Le decisioni su incentivi e agevolazioni a singoli settori, ha detto Tremonti, arriveranno "quando avremo il quadro complessivo. Oggi abbiamo esaminato solo il bilancio dello Stato, la Finanziaria non aggiunge e non toglie". Eventuali interventi saranno "definiti, finanziati e operati in corso d'opera".

Evitato l'assalto alla diligenza. La Finanziaria, ha detto il premier Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm, non modifica quanto previsto per gli anni 2010 e 2011. "Abbiamo solo aggiunto il 2012". Anche quest'anno, ha detto il Cavaliere, grazie alla "decisione epocale" di fare una manovra triennale, é stato evitato "l'assalto alla diligenza, l'assalto delle lobbies e soprattutto quello che accadeva negli anni che vanno dal 1980 al 1992 e cioè la moltiplicazione per 8 del debito pubblico, cosa che stiamo ancora pagando". Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha spiegato che "università e ricerca, cinque per mille, alcune voci sul lavoro, missioni di pace, altre voci di rilievo sociale, spese che consideriamo ineludibili" saranno finanziati con il fondo presso Palazzo Chigi alimentato dalle maggiori entrate derivanti dallo scudo fiscale, dal recupero dell'evasione e dall'eventuale gettito fiscale superiore alle previsioni. Un fondo "cifrato un euro simbolico", ha spiegato il ministro: "non sappiamo ancora quanto cui sarà nel fondo, quindi non c'è un elenco preciso delle spese". Osservando il tasso di disoccupazione di altri paesi europei, come la Spagna che é al 18%, ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, "si osserva come in Italia, l'impatto della crisi sul mondo del lavoro sia stato fortemente contenuto". Il ministro Tremonti ha anche voluto precisare che "le risorse per gli ammortizzatori sociali che non saranno utilizzate rimarranno comunque nel comparto del lavoro".

Finanziaria light, 3 articoli e tabelle. È una Finanziaria light, del valore di oltre 3 miliardi di euro. Il testo ripropone, nell'ultimo comma dell'articolo 1, la disposizione che indirizza eventuali maggiori entrate del 2010 "alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e i pensionati". Norma presente anche negli anni passati, che non finora, però, non ha alleggerito le imposte.

 

Estese al 2012 le agevolazioni per ristrutturazioni edilizie. Vengono estese fino al 2012 le agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie e quella per l'acquisto di immobili nei quali sono stati eseguiti interventi di di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia riguardanti l'intero fabbricato (l'alienazione o l'assegnazione dell'immobile deve avvenire entro giugno 2013. La norma prevede anche la stabilizzazione dell'agevolazione (la norma indica 2012 e successivi) che consente l'applicazione dell'aliquota Iva al 10% sui lavori di recupero del patrimonio edilizio realizzati su fabbricati a prevalente destinaziona abitativa privata. La misura avrà un impatto di 324 milioni nel 2012, 743 milioni sia nel 2013 sia nel 2014.

Fondi per il rinnovo dei contratti. Per il rinnovo dei contratti pubblici le risorse stanziate ammontano a oltre 3,4 miliardi distribuite per i prossimi tre anni: 693 milioni per il 2010; 1.087 milioni per il 2011 e 1.680 milioni per il 2012. Si tratta, spiega la bozza, di valori indicati in "misura convenzionale già scontata nei tendenziali di spesa a legislazione vigente". Per il 2010 si prevedono in particolare 350 milioni per i contratti a carico dello Stato (215 milioni Aran e 135 milioni per il personale statale non contrattualizzato) di cui 79 milioni per i corpi e le forze di polizia. A questi si aggiungono 343 milioni per il settore non statale.

Norma salva-conti sulle pensioni agricole. Viene introdotta una norma salva-conti sulle pensioni agricole che, con una diversa interpretazione, avrebbe potuto provocare un buco di circa 3 miliardi di euro nel primo anno di applicazione e di 270 milioni negli anni successivi. Si tratta di una interpretazione sulla determinazione della retribuzione pensionabile dei lavoratori agricoli a tempo determinato, per evitare che recenti sentenze della Corte di Cassazione possano incidere sui conti pubblici.

CONTINUA ..."

22 settembre 2009

Fondi per accompagnamento e inabilità agli immigrati. Dalla bozza della Finanziaria risulta dall'accantonamento nella tabella A e nella casella del ministero del Lavoro che pesano sulla Finanziaria le norme che escludevano gli extra-comunitari dalle indennità di accompagnamento e dalle pensioni di inabilità. In seguito a due sentenze della Corte costituzionale (una del 2008 e una di quest'anno), che hanno dichiarato illegittime queste esclusioni. In Finanziaria vengono, dunque, accantonati 40 milioni di euro nel 2012 proprio per rispettare queste sentenze.

L'economia tornerà a correre nel 2011. L'economia italiana tornerà a correre a partire dal 2011, quando il Pil registrerà una variazione positiva del 2 per cento. Positivo anche l'anno successivo, quando il Prodotto interno lordo aumenterà ancora del 2% l'anno, tornando ai livelli pre-crisi. Sono le previsioni contenute nella relazione previsionale e programmatica approvata questa mattina dal Cipe. Anche il disavanzo pubblico è previsto in netto miglioramento negli anni 2011 e 2012. Il deficit/Pil nel quadro aggiornato rispetto al Dpef si attesterà al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012. Per quanto riguarda il deficit, inoltre, il nuovo tendenziale a legislazione vigente è stimato al 5,3% quest'anno, al 5% l'anno prossimo, al 4,3% nel 2011 e al 3,9% nel 2012.

 

 

 

 

 

 

Tremonti: "La Finanziaria tradizionale non esiste più"

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22 settembre 2009

"Dai nostri archivi"

Finanziaria, Tremonti: "Le risorse dello scudo in un fondo a Palazzo Chigi"

Tremonti: "La crisi economica nel mondo e in Italia può aggravarsi"

Tremonti: "La Robin tax evita tagli alla spesa sociale"

Tremonti all'attacco del Governo: "Liberalizzate solo le tasse"

Il Governo riscrive la Finanziaria con il maxi emendamento

 

La Finanziaria tradizionale, intesa come manovra economica annuale, non esiste più per scelta del governo, che ha voluto dire addio a quello che era ormai uno "spettacolo ignobile". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, nella quale è stata presentata la Finanziaria per il 2010, per la seconda volta in versione light. "Non c'è più la Finanziaria - ha detto Tremonti - ma ci saranno aggiustamenti a margine che saranno definiti, finanziati e operati in corso d'opera, su cifre evidentementegestibili".

"Nessun governo - ha sottolineato il ministro - di destra o di sinistra, democratico o autoritario, era in grado di superare la prova della Finanziaria italiana, con 3 mesi di indiscrezioni, anticipazioni, smentite, scontri e discussioni". La scelta del governo di superare questi meccanismi, quindi, "giova alla salute della politica del Paese. Non c'è più quello spettacolo ignobile che erano le Finanziarie".

Il provvedimento, ha spiegatoTremonti, "è solo tabelle secche: non ci sono tasse, tagli, aggiunte" ma, ha replicato a un giornalista che gli chiedeva il peso della manovra, "il valore in sè è molto elevato: apparentemente è un adempimento tecnico ma è fondamentale per governare un ministero". La nuova Finanziaria ha spiegato ancora il ministro prevede anche lo stop ai micro-emendamenti. Tremonti ha infatti ironizzato sulle Finanziarie che nel passato "sommando micro-emendamenti ci hanno portato al terzo debito pubblico mondiale". (N.Co.)

22 settembre 2009

 

 

 

Berlusconi: "Basta domande di gossip a me e ai miei ministri"

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22 settembre 2009

"Dai nostri archivi"

Berlusconi attacca De Benedetti e Mauro. Repubblica risponde

Berlusconi: sugli sgravi fiscalirisposta concreta entro 15 giorni

Foto sequestrate e gossip. Berlusconi: "Ora si è toccato il fondo"

Dal gossip su Noemi al contrattacco: il premier punta al 40%

Intercettazioni, Berlusconi non va a Matrix: "Meglio non attirare attenzione su gossip"

 

"Ho chiesto ai ministri di non rispondere più a vostre domande di gossip". Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in partenza per gli Stati Uniti dove interverrà all'Onu e al G20, lasciando la conferenza stampa al termine del Cdm che ha varato la Finanziaria per il 2010. "A me - ha precisato - da qui in avanti potere fare solo queste domande: quanti appartamenti consegnerà il 29 di settembre a L'Aquila? Quante persone avete aiutato? Cose di politica vera, perché noi facciamo la politica delle realizzazioni concrete, la politica delle chiacchiere la lasciamo agli altri".

Poco prima aveva ribadito, criticando i media per la scarsa attenzione mostrata nei confronti dell'impegno del Governo in politica estera: "Mi piacerebbe che la stampa italiana si togliesse gli occhiali che, invece, molto spesso rendono difficile la visione reale del ruolo dell'Italia e dei meriti del nostro Governo".

Nel corso della conferenza stampa il premier ha lanciato un attacco all'opposizione. "Abbiamo un'opposizione fieramente anti-italiana, che fa il tifo per la crisi e non per l'uscita dalla crisi".

22 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Finanziaria estende fino al 2012 il bonus ristrutturazioni edilizie

22 settembre 2009

Confindustria chiede più fondi per gli ammortizzatori sociali

Finanziaria, Tremonti: "Le risorse dello scudo in un fondo a Palazzo Chigi"

I sindacati chiedono segnali di cambiamento sul fisco

Le Regioni disertano la riunione con il Governo

"Dai nostri archivi"

La seconda vita di una lira in pensione

Bonus fiscale a prodotti di aziende che non tagliano

Nella Finanziaria doteda 2,8 miliardi per gli statali

Piano casa pronto a ottobre. Sì dei costruttori, no dei Comuni

Padoa-Schioppa alle parti sociali: "Finanziaria leggera da 10,6 miliardi di euro"

 

"C'è apprezzamento per la qualità tecnica della relazione previsionale e programmatica e il nostro pieno consenso sulle previsioni". Così Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d'Italia, a quanto si apprende, nel corso della riunione del Cipe che esamina la

Finanziaria.Finanziaria light, 3 articoli e tabelle, che ieri è stata presentata alle parti sociali e oggi sarà varata dal Consiglio dei ministri. Le richieste presentate dai vari ministri sarebbero state tutte respinte.

Vengono estese fino al 2012 le agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie e anche per l'acquisto di immobili già ristrutturati. È quanto prevede la bozza della Legge Finanziaria, anticipata dall'Ansa, in uno dei commi dell'articolo due. La norma prevede anche l'applicazione dell'aliquota Iva al 10% sui lavori. La misura avrà un impatto di 324 milioni nel 2012, 743 milioni sia nel 2013 sia nel 2014.

Per il rinnovo dei contratti pubblici le risorse stanziate ammontano a oltre 3,4 miliardi distribuite per i prossimi tre anni: 693 milioni per il 2010; 1.087 milioni per il 2011 e 1.680 milioni per il 2012. Si tratta, spiega la bozza, di valori indicati in "misura convenzionale già scontata nei tendenziali di spesa a legislazione vigente". Per il 2010 si prevedono in particolare 350 milioni per i contratti a carico dello Stato (215 milioni Aran e 135 milioni per il personale statale non contrattualizzato) di cui 79 milioni per i corpi e le forze di polizia. A questi si aggiungono 343 milioni per il settore non statale.

Pensioni agricole

Viene introdotta una norma salva-conti sulle pensioni agricole che, con una diversa interpretazione, avrebbe potuto provocare un buco di circa 3 miliardi di euro nel primo anno di applicazione e di 270 milioni negli anni successivi. Uno dei commi contenuti nella bozza della Legge Finanziaria fornisce infatti una interpretazione alla determinazione della retribuzione pensionabile dei lavoratori agricoli a tempo determinato, per evitare che recenti sentenze della Corte di Cassazione possano incidere sui conti pubblici.

22 settembre 2009

 

 

 

 

Confindustria chiede più fondi

per gli ammortizzatori sociali

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21 settembre 2009

Giampaolo Galli (Imagoeconomica)

"Dai nostri archivi"

Marcegaglia: insieme ai sindacati per un "progetto paese"

Crisi, Marcegaglia: "Per le infrastrutture il governo faccia di più"

Confindustria, Galli eletto direttore generale

Giampaolo Galli verso la direzione di Confindustria

Prodi: "Sostanziale consenso di sindacati e imprenditori" sul pacchetto lavoro e competitività

Nuove risorse per gli ammortizzatori sociali qualora fosse necessario. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, una delle priorità indicate dal direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, in occasione dell'incontro con il governo sulla Finanziaria 2010. Galli avrebbe fatto notare come la coesione sociale nel nostro Paese abbia tenuto meglio che in altri, grazie al ruolo cruciale svolto dagli ammortizzatori sociali e ai miglioramenti approntati dal governo. Per Confindustria "sarebbe utile che il governo assicurasse, qualora ve ne fosse necessità, lo stanziamento di nuove risorse, anziché assicurare sulla quantità di quelle stanziate".

Portare a compimento le misure in cantiere

Il direttore generale di Confindustria ha chiesto poi di "portare a compimento alcune misure già in cantiere". La Tremonti ter, ad esempio e il sostegno agli investimenti. Sulla ricerca e innovazione secondo Confindustria va trovata "una soluzione all'erogazione del credito d'imposta sugli investimenti (il click day ha lasciato fuori moltissime imprese)".

Allentare i vincoli di Basilea2

Sul fronte del credito Galli apprezza la moratoria "ma - ha fatto notare - va monitorata con attenzione per garantirne la vera operatività". E su Basilea II "occorre rendere meno stringenti i parametri per l'accesso al credito, soprattutto per le piccole e medie imprese". In merito invece ai debiti della pubblica amministrazione, a luglio sono stati sbloccati fondi rilevanti: ora, sottolinea Galli, servono gli atti amministrativi necessari per allocare questi fondi presso i vari ministeri e sbloccarne l'erogazione.

Sbloccare i fondi alle imprese

Sul fondo di garanzia per le pmi Confindustria sostiene che è la più efficace tra le misure adottate dal Governo. Il fondo sta funzionando. Ci sono molte richieste. Ma dei 1,6 miliardi annunciati per il quadriennio, a luglio sono stati sbloccati 168 milioni. Confindustria chiede che una parte consistente del residuo sia erogata nel 2010, anno molto critico per le imprese. Riguardo alla patrimonializzazione Confindustria avrebbe chiesto la proroga del bonus per le aggregazioni, un provvedimento molto utile. Va bene, ha aggiunto Galli, continuare su questa strada. Tra le altre cose, sempre secondo quanto si apprende, Confindustria avrebbe proposto una riflessione su come favorire la costituzione di fondi misti pubblico privato che investano nei capitali delle imprese.

21 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

Finanziaria, Tremonti: "Le risorse dello scudo in un fondo a Palazzo Chigi"

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21 settembre 2009

I sindacati chiedono segnali di cambiamento sul fisco

Finanziaria, le Regioni disertano la riunione con il Governo

"Dai nostri archivi"

La Finanziaria light insegue lo scudo fiscale

Finanziaria: Tremonti, non porremo la fiducia

"Finanziaria senza assalti"

Tremonti: "La Robin tax evita tagli alla spesa sociale"

La manovra di Tremonti: tagli alla spesa e la card per gli anziani

Le eventuali maggiori entrate, provenienti dal rientro dei capitali dall'estero, che possono arrivare durante l'anno saranno convogliate in un fondo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso del vertice con le parti sociali. sulla Finanziaria per il 2010 organizzato oggi a Palazzo Chigi. Dunque eventuali aggiustamenti sul 2010 saranno valutati sulla base di questi ulteriori incassi dallo scudo fiscale.

Finanziaria light, in 3 articoli. Sarà una Finanziaria light, lineare composta da tre articoli, più le tabelle. "Confermiamo la manovra triennale aggiungendo l'anno 2012", ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, mentre "eventuali aggiustamenti per il 2010 dipenderanno dall'andamento delle entrate", in particolare dagli incassi provenienti dal rientro dei capitali sulla base dello scudo fiscale. Per ora comunque non c'é "nessun bisogno di interventi correttivi". Il ministro ha ricordato che dall'inizio della crisi "il governo ha varato sei decreti legge, al momento non vediamo altri provvedimenti di manovra".

Migliora la stima del Pil 2009: - 5 per cento. Il Governo migliora la stima relativa al Pil nel 2009: da -5,2% si passa a -5 per cento. Il deficit in rapporto al Pil si attesterebbe al 5%, dal 5,3% stimato nel Dpef. Nel corso dell'incontro il ministro dell'Economia ha rivendicato il merito del Governo di aver fatto "una politica prudente" sulla crisi. "Abbiamo fatto quanto era possibile sull'aumento del deficit", ha detto Tremonti. "Fare altro deficit sarebbe stato da irresponsabili e avrebbe provocato aumenti dei tassi di interesse e peggiorato le condizioni dei cittadini".

Nessun bisogno di interventi correttivi. Non c'è necessità di interventi correttivi, ha dichiarato alle parti sociali il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti all'incontro a Palazzo Chigi. "La manovra triennale é apprezzata all'estero - ha detto Tremonti - e l'Italia é entrata nella normalità europea, noi speriamo di crescere nel modo migliore possibile". Il ministro abrevve sottolineato che "l'Italia è entrata

nella normalitá dell'Europa, noi speriamo di crescere nel modo migliore possibile". In passato, ha sottolineato Tremonti, la crescita altri paesi "è stata gonfiata da fattori esterni come il debito, ma il passato non sara il loro futuro".

L'Upi lascia in anticipo l'incontro. La delegazione dell'Unione delle Province italiane (Upi) ha lasciato in anticipo l'incontro con il Governo per l'illustrazione della Finanziaria 2010. "Abbiamo deciso di allontanarci - ha detto l'assessore al bilancio della Provincia di Roma e

coordinatore degli assessori al bilancio dell'Upi, Antonio Rosati - perché ci sembrava ridicolo e poco serio restare ancora lì. Il ministro Tremonti non ci ha detto nulla né sull'entità della manovra, né sull'allentamento del patto di stabilità interno da noi chiesto. A questo punto ci vuole un sussulto da parte di Regioni, Province e Comuni, non escludiamo la rottura delle relazioni istituzionali".

Letta: da rivedere la formula degli incontri Governo-parti sociali sulla Finanziaria. La formula degli incontri tra governo e parti sociali per discutere la Finanziaria è un "rito che va forse rivisto", ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, aprendo l'incontro a Palazzo Chigi. Con la revisione della Finanziaria - ha aggiunto Letta - sarà probabilmente rivista anche la formula dei tavoli di confronto con le parti sociali.

All'inizio un minuto di silenzio per i 6 parà caduti a Kabul. Prima di iniziare il vertice a palazzo Chigi sulla finanziaria, le parti convocate al tavolo hanno osservato un minuto di silenzio per il rispetto dei parà italiani caduti a Kabul.

(N.Co.)

21 settembre 2009

 

 

 

 

 

I sindacati chiedono segnali di cambiamento sul fisco

21 settembre 2009

"Dai nostri archivi"

I sindacati restano divisi: ok dalla Cisl, critiche Cgil

Alitalia, al lavoro nella notte per un accordo quadro

Contratti, Angeletti e Bonanni: "Sciogliere il nodo dell'indice di inflazione"

Statali, Brunetta presenta il piano: si licenzia per scarso rendimento e falsi certificati

Contratti, in arrivo gli sgravi

Si chiede anche un tavolo sul taglio delle tasse ai lavoratori dipendenti e garanzie sulla Cig

 

Al tavolo con il Governo sulla Finanziaria per il 2010 i 3 leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil chiedono interventi su Cig - per garantire un'entrata a tutti quelli che restano senza lavoro - e sul fisco: da un segnale di cambiamento sul fisco a un tavolo sul taglio delle tasse ai lavoratori dipendenti. Il leader della Cgil critica l'impostazione della Finanziaria per il 2010: pochi soldi. Renata Polverini (Ugl), chiede sgravi in favore dei redditi fissi. Al tavolo sulla Finanziaria per il 2010 si sono sedute 36 organizzazioni sindacali e datoriali e degli enti locali, comprese le rappresentanze dei Cocer e di tutti i sindacati delle forze di polizia: in totale, riferiscono alcuni partecipanti all'incontro - erano presenti 27 sigle del comparto sicurezza.

Bonanni (Cisl): sul fisco risposte subito. Sul fisco "occorre un segnale di cambiamento con l'accordo di tutti. Penso che il governo debba dare una risposta subito". Questo, in sintesi l'intervento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi, tra governo e parti sociali, sulla Finanziaria 2010. "Puo essere la detassazione delle tredicesime. Può essere tasse zero sul secondo livello contrattuale, può essere l'abbassamento delle aliquote per lavoratori e pensionati". Per Bonanni bisogna garantire cassa integrazione ordinaria e anche in deroga per tutti quelli che perdono il lavoro. È importante che il governo ribadisca il concetto che nessuno resterà senza lavoro e senza reddito. "C'è poi il problema di garantire - ha sottolineato il numero uno della Cisl - maggiore velocità alle opere pubbliche dove ci sono difficoltà evidenti". Per Bonanni poi "la questione del Sud è un problema aperto che si può risolvere solo attraverso un patto di responsabilità tra tutti. Mi aspetto che il governo lavori con Regioni e parti sociali su quattro-cinque cose essenziali". Sì allo scudo fiscale, ha poi detto Bonanni, "a patto ma le risorse vadano anche ai contratti pubblici".

Angeletti (Uil): serve un tavolo sul taglio delle tasse ai lavoratori dipendenti. Il leader della Uil, Luigi Angeletti, chiede al Governo "la disponibilità ad aprire una discussione per un impegno sulla riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti". Angeletti ha proposto che "ogni euro in più che entra deve avere questa destinazione". Sul pubblico impiego "mi aspetto semplicemente che manteniate gli impegni assunti con noi - ha proseguito - firmando l'accordo per la riforma del sistema contrattuale. Infine chiediamo che siano fatti investimenti in infrastrutture".

Epifani (Cgil) critica l'impostazione: pochi soldi. "Già l'anno scorso - ha detto il segretario della Cgil Guglielmo Epifani intervenendo al tavolo con il Governo sulla Finanziaria per il 2010 - ero critico sull'impostazione della Finanziaria, ora ancora di più. È stata fatta la scelta politica di mettere pochi soldi, mentre altri Paesi hanno fatto di più: il deficit cresce anche perché, facendo poco su investimenti e sostegno ai redditi, il Pil cala. Risorse servirebbero soprattutto adesso che il fondo é stato toccato per aiutare la risalita". Epifani ha sottolineato la necessità di non spostare le aziende da Sud a Nord o all'estero; di allentare il Patto stabilità interno; di raddoppiare la durata della Cig; di intervenire col taglio delle tasse sul lavoro dipendente che proporzionalmente paga di più. "Il Governo non ignori la questione, serve un intervento".

Polverini (Ugl): sgravi in favore dei redditi fissi. "Non si può far passare la crisi senza aver messo mano a un riequilibrio fiscale a favore dei redditi fissi che per l'Ugl passa anche per l'attuazione del quoziente familiare come previsto dal programma di Governo". Così la segretaria generale dell'Ugl, Renata Polverini, durante il confronto col Governo sulla Finanziaria 2010. "Lavoratori, famiglie, pensionati aspettano da quattro Finanziarie un intervento contro

l'impoverimento dei redditi iniziato prima della crisi", ha detto Polverini, chiedendo "un fisco più leggero, la via più diretta per aumentare salari, pensioni e rianimare i consumi. Va estesa alle famiglie la moratori sui debiti per le imprese".

Sangalli (Confcommercio): occorrono misure per rilanciare i consumi. Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, occorrono "misure indispensabili per sostenere la domanda interna, per aiutare le famiglie, per rilanciare i consumi". Sangalli ha chiesto la "detassazione delle tredicesime", come "operazione da attuare sia pure in misura parziale". Le priorità da affrontare nell'immediato per sostenere la disoccupazione sono: "assicurare risorse adeguate per gli ammortizzatori sociali; accelerare la spesa in infrastrutture; ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro, in particolare alleggerendo il prelievo sui premi e sugli incrementi salariali derivanti dalla contrattazione aziendale di secondo livello". Insomma "più potere d'acquisto per chi lavora e più ossigeno per i consumi". "Solo così sarà possibile agganciare i primi timidi segnali di ripresa e arrivare nel 2010 con una crescita più robusta di quanto, oggi, siamo in grado di prevedere".

21 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

Finanziaria, le Regioni disertano la riunione con il Governo

di Nicoletta Picchio

21 settembre 2009

"Dai nostri archivi"

La Finanziaria light insegue lo scudo fiscale

Rottura tra Regioni e governo su Fas e sanità

Berlusconi rassicura i siciliani ma dice "No al partito del Sud"

Il premier: monte-prestiti da alzare per le imprese

Tutte le novità -sos-della Finanziaria

 

Finanziaria leggera quella che il Governo presenterà oggi alle parti sociali. Assenti, però, le Regioni, che hanno declinato l'invito in attesa di sapere da Silvio Berlusconi i chiarimenti chiesti tempo fa sul Fondo sanitario nazionale, che secondo i Governatori è sottostimato.

Tre o quattro articoli, per un importo di circa 3 miliardi di euro. È il nuovo stile inaugurato già l'anno scorso dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, stavolta ancora più determinato a tenere sotto controllo l'andamento dei conti pubblici. Non è detto però che non possano arrivare ritocchi nel corso dell'iter parlamentare: dipende dal gettito fiscale e anche dagli effetti dello "scudo".

Il tema più complesso è quello delle risorse per il Pubblico impiego. Per ora le uniche risorse definite sarebbero i 580 milioni di euro destinati a coprire il periodo di vacanza contrattuale. I soldi per il rinnovo del contratto devono ancora essere individuati.

Le imprese hanno una serie di fronti aperti: le risorse per il credito di imposta per la ricerca, esaurite nel giorno del "click day", gli sgravi contributivi per i premi di produttività, un'ulteriore detassazione sempre per i salari di secondo livello, la garanzia di avere soldi sufficienti per gli ammortizzatori sociali, un nuovo pacchetto di incentivi ai settori che soffrono.

21 settembre 2009

2009-09-16

 

 

 

 

 

 

 

 

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